“Allenamento alla frustrazione!”. Questo è quello che gridava ridendo quel saggio del Teo Taglia mentre scendevamo verso il rifugio sprofondando nella neve e sferzati da un vento gelido da nord.
Come al solito il nostro weekend non è proprio andato come ce lo eravamo immaginati anche se alla fine siamo riusciti a fare tutto quello che dovevamo. Già alla mattina di sabato quando arriviamo in zona rifugio Allievi qualcosa cominciò a puzzarmi: le previsioni davano 2 giorni di bello, sole e caldo, ma sopra la punta Allievi e alla cima di Castello minacciose nuvole grigie correvano veloci verso di noi oscurando il sole. Col passare del tempo le cose non potevano che peggiorare. Decidiamo comunque di andare a fare la mitica Erba – Fumagalli sulla punta Allievi: un agonia infinita! La via in se è molto bella ed estetica ma il freddo tremendo e vento glaciale hanno fatto in modo che non mi godessi nemmeno un istante di quella scalata. Sulla cima il vento ci impediva di stare in piedi e siamo così subito scesi per i ripidi pendii di neve verso il rifugio.
Dopo una “crema” di porcini e un una brodaglia di ravioli andiamo a letto alle 1930 per svegliarci esattamente 12 ore dopo senza aver aperto occhio.
La giornata è decisamente migliore di quella precedente così decidiamo di andare ad attaccare l’infinito spigolo Gervasutti. Arrampicata davvero magnifica per linee non sempre così facilmente intuibili. Qualche chiodo indica la strada percorsa quasi 80 anni fa durante la prima ascesa.
Questa volta in cima ci possiamo godere un pò di meritato riposo al caldo sole dei 3000 metri.
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Erba – Fumagalli
Difficolta: VI+
Lunghezza: 300 m
Valutazione: ☆ ☆ ☆ ☆ / ☆ ☆ ☆ ☆ ☆
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Spigolo Gervasutti
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