L’inizio di tutto…
Tutto è cominciato qui, quasi per caso, nella mitica e favolosa Val di Mello (“la valle”, per gli intenditori). Già da qualche mese avevamo lì il nostro appartamento, forse più cantina che casa, ma nonostante ciò i nostri weekend cominciavano ad avere una destinazione fissa: le montagne della Val Masino. Il granito del Sasso Remenno, i blocchi sul fiume e i fiumi di birra scandivano la nostra giornata tipo.
E fu così che un giorno decisi di cominciare ad acquistare, un paio al mese, i tanto temuti ed agognati friend; il battesimo è avvenuto a pochi passi dal Sasso Remenno, sul cosiddetto Sasso delle Crepe, dove un po’ tutti i frequentatori della zona hanno cominciato ad arrampicare (le difficoltà non superano il IV grado).
Completata la serie dei friend, i miei compagni d’avventura ed io abbiamo cominciato l’instancabile scoperta delle classiche vie della Valle (vedasi Alba del Nirvana, Cunicolo Acuto, Tunnel Diagonale…), presi da una passione via via crescente e da una presunta fame di granito sempre maggiore.
Il culmine di questo momento di nuove scoperte è arrivato il 29 maggio di ormai 3 anni fa, quando Andrea ed io siamo giunti all’attacco di una delle vie mito (e certamente d’obbligo!) della Val di Mello: il Risveglio di Kundalini.
Armati di friend e di una cartina da me disegnata, pressochè incomprensibile a causa delle mie scarse qualità artistiche, abbiamo intrapreso quella che sentivamo come la nostra prima, vera scalata. E c’è voluto un attimo per trasformare i timori della notte precedente in sconfinata felicità e senso d’appagamento.
Basta dare un’occhiata alle immagini per capire meglio quello che intendo.
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